Prefabbricato, container duttile: una svolta importante
La prefabbricazione inizia nel XVI secolo, con la colonizzazione britannica in Medio Oriente, India, Canada, Stati Uniti, Africa, Australia e Nuova Zelanda. Un bisogno di insediamento rapido, un vertiginoso aumento di richieste abitative porta a realizzare ‘fuori opera’. degli elementi di una struttura.
Non solo funzionalità
In Europa, dagli anni ‘60 e ‘70 del 1900, la prefabbricazione si è arricchita con finiture di un certo livello prima assenti. Ancora oggi, quando si parla di prefabbricati, si pensa a costruzioni non definitive e piuttosto carenti sotto l’aspetto estetico. Sbagliato. Il prefabbricato, container duttile, può essere anche esteticamente gradevole.
Dall’Inghilterra agli Usa
Il primo caso di prefabbricazione si registra nel 1624: case preparate in Inghilterra vengono inviate in Massachusetts. Il villaggio di pescatori è Cape Anne, oggi una città. A dimostrazione che il prefabbricato, container duttile, non teme spostamenti e dura nel tempo. Un altro esempio di prefabbricato, container duttile.
Tipologie di edifici prefabbricati
Nel XVIII secolo in Australia, precisamente nel New South Wales, il Galles del Sud, c’erano un ospedale prefabbricato, magazzini e cottage spediti a Sidney nel 1790. Pochi anni dopo, a Freetown, in Sierra Leone, scaricati pannelli di legno per costruire una chiesa, negozi e molte altre tipologie di edifici.
1830: Il primo prefabbricato
Il primo esempio di prefabbricato, container duttile, lo si attribuisce al costruttore inglese H. John Manning. E’ conosciuto come the Manning portable colonial cottage for emigrants. Consiste in un sistema di strutture di legno prefabbricate e in componenti di riempimento standardizzati e intercambiabili.
Duttilità per varie funzioni
Il prefabbricato, container duttile, viene trasformato secondo le necessità. La versatilità di questi prefabbricati permette di farli diventare scuole, ospedali, magazzini, uffici e altro ancora. Questa capacità trasformativa è la peculiarità dei prefabbricati e il primo motivo del successo.
Italia quasi al passo
Il prefabbricato, container duttile, in Italia si sta facendo sempre più strada. Ma siamo un Paese non al passo con gli altri circa la cultura dei prefabbricati. Eppure i prefabbricati modulari, antesignani dei container, anche grazie alla loro duttilità, sono la perfetta soluzione di spazi temporanei.
Dal legno all’acciaio
Con l’era industriale, l’affermazione di calcestruzzo e acciaio, si registra un ulteriore sviluppo della prefabbricazione. Anche il ferro prefabbricato a scopo edile diede un ulteriore impulso così che i prefabbricati non furono più realizzati solo o prevalentemente in legno.
Costruire ovunque
Nel 1848, dopo un viaggio in Inghilterra, il costruttore americano James Bogardus costruì a New York un edificio di quattro piani, the James Bogardus Factory, la cui facciata era costruita completamente con elementi prefabbricati in ghisa. Elementi che potevano essere disassemblati per poi costruire qualcosa d’altro in un altro luogo. Il prefabbricato, container duttile, può fare… miracoli.
Il Palazzo di cristallo
Nel 1851 destò grande ammirazione un edificio pubblico, il Crystal Palace, realizzato a Londra da Joseph Paxton, un giardiniere che trasse ispirazione dalle serre. Una rete di elementi prefabbricati in ghisa sosteneva pareti di vetro. Il tutto fu realizzato con una velocità incredibile: 80 operai montarono 18.332 lastre di vetro in una settimana.
Arrivano i kit
All’inizio del XX secolo, in piena rivoluzione industriale, soprattutto in Nord America, vennero prodotti kit per costruire case prefabbricate in legno. Prefabbricato, container duttile, risponde a tante necessità. E lo fa bene.
Produzione in serie
Costruzioni prodotte in serie, ispirandosi a quanto successo prima con l’abbigliamento; la cosiddetta framing balloon construction * era diventata un’idea comune. I fratelli Sovereign ebbero questa illuminazione e la applicarono all’edilizia. Prefabbricato, container duttile, dà un importante contributo alla modernità.
Ridurre gli sprechi
E così si ottengono parecchi vantaggi: meno sprechi associati alla costruzione in loco, maggior velocità, grande precisione e tutto questo insieme ha permesso alle persone di montare direttamente la propria casa.
La rivoluzione di Le Corbusier
Nel 1914 Le Corbusier sviluppò Domino, prefabbricati in serie di beton, costruito da piloni e solette, capace di rivoluzionare le tecniche di costruzione dell’epoca. Un’epoca nuova, animata da uno spirito nuovo, si affaccia su un mondo in evoluzione. Per Le Corbusier “la grande industria deve occuparsi di stabilire e costruire in serie gli elementi costitutivi della casa”. Prefabbricato, container duttile, rappresenta una nuova filosofia. Funzionale e meno dispendiosa.
Il prototipo dell’architetto
Nel 1920 sempre Le Corbusier realizzò un prototipo, the Citrohan House, richiamando nel nome il marchio automobilistico Citroёn che costruiva auto di massa. Il motto di Le Corbusier era “la casa è una macchina dove vivere”. Concretamente il grande architetto non realizzò i suoi progetti, ma grande fu il suo influsso sulle menti dei colleghi.
Costi ridotti
Anche l’architetto americano Frank Lloyd Wright contribuì all’affermazione dei prefabbricati con la Assembled House”, spazi mobili, insomma i primi container. La Assembled House è costruita secondo il sistema ballon framing. Razionalizzare i processi per ridurre i costi, è questa l’essenza, assieme alla rapidità, delle strutture prefabbricate. La garanzia di un costo fisso fa il resto, e non è poca cosa.
Più vicini alla natura
L’interesse per le strutture prefabbricate, abitazioni comprese, è in forte amento per più motivi. Il desiderio di uno stile di vita più vicino alla natura è tra i più importanti. L’idea che queste soluzioni non solo abitative potrebbero diventare normali moduli trasportabili, si afferma nel tempo. Un modello contemporaneo di permanenza proprio nel loro essere mobili.
Un sistema costruttivo
*Framing balloon construction è un sistema costruttivo dato da una struttura dell’edificio che sostiene le pareti, i pavimenti e il tetto. Utilizza elementi strutturali e legname dimensionale per supportare il rivestimento. Il vantaggio di questo metodo è il risparmio di materiale.
Info
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Nell’immagine in evidenza un container in viaggio per raggiungere il luogo di un’installazione Meschiari