meschiari srl

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MESCHIARI UFFICIO RACCONTA LA BANCA DAL MEDIOEVO AL 1800

Continua il viaggio di Meschiari Ufficio nella storia della banca

Nel Medioevo e nel Rinascimento le piazze finanziarie più importanti del mondo erano Genova e Venezia. Nella città veneta Rialto era la quintessenza della ricchezza accumulata e il campo di San Giacometto era la Wall street di allora. Venezia aveva il monopolio delle merci che transitavano tra Oriente e Occidente.

L’inizio delle banche di investimento

I banchieri finanziavano le operazioni commerciali investendo sia denaro loro che dei depositanti. Nel 1400 a Rialto c’è lo scambio tra capitali e finanziamenti con capitali a rischio attività economiche. E’ l’inizio delle banche di investimento.

Le banche in Italia

L’Italia era, allora, al centro della vita finanziaria ed economica dell’Europa. Alla fine del 1200 la più grande banca europea era la Gran Tavola dei Bonsignori a Siena. Nel 1400 il Banco dei Medici, ramificato in varie città italiane ed europee e persino a Tunisi, era di primaria importanza.

A debito papi e re

Faceva prestiti anche a personaggi di primo piano come i papi, i re di Francia e i re d’Inghilterra. Secoli dopo Meschiari Ufficio ha avuto come ‘cliente’ il papa non con la banca ma con la farmacia prefabbricata mobile.

Centralità di Firenze e Siena

I Pazzi e gli Strozzi a Firenze, i Chigi a Siena erano i banchieri più importanti all’epoca. In quello stesso periodo nacque una nuova istituzione specializzata nel concedere prestiti al proprio Stato. Ogni volta che lo Stato chiedeva un prestito si formava una società chiamata ‘monte’ o ‘compera’ tra i prestatori. ‘Monti’ del debito pubblico continuavano a essere costituiti anche nei secoli successivi.

Dal ‘monte’ alla banca

Alcuni ‘monti’ si trasformarono in banche e proseguirono l’attività anche dopo che non fungevano più da prestatori dello Stato, come ad esempio il Banco Santo Spirito di Roma (1605) e il Monte dei Paschi di Siena (1624) che secoli dopo divenne una banca cliente di Meschiari Ufficio.

Le banche finanziano la guerra

Anche in Spagna succedeva qualcosa di analogo: nel 1401 infatti il re d’Aragona permise la costituzione della Taulas de Canvi di Barcellona che raccoglieva denaro. Denaro che poi prestava allo stesso re per le imprese di guerra e anche quelle di pace.

I francescani contro gli usurai

In realtà simili a quelle presenti in Italia e poi in Spagna si intravedono le prime indicazioni di quelle che diventarono banche pubbliche. I ‘monti’ non erano considerati tali sebbene in molti di essi fosse annesso un banco. Accanto ai ‘monti’ che facevano prestiti allo Stato nacquero i monti di pietà. Ideati dai frati francescani, animati dalla volontà di sottrarre le persone bisognose dagli usurai.

Nascono i Monti di pietà

Banca Carige (la prima banca cliente di Meschiari Ufficio per utilizzo di prefabbricati mobili), ha avuto origine da alcuni Monti di pietà, come il Banco di Napoli e l’Istituto bancario San Paolo di Torino.

Le banche pubbliche

Alla fine del 1500 la creazione di banche pubbliche di deposito e di giro per minimizzare i rischiosi trasferimenti di metalli preziosi. I mercanti della città depositavano presso il ‘banco’ il loro denaro in monete d’oro e d’argento.

Come evitare la bancarotta

I pagamenti tra di loro venivano effettuati tramite semplici girate sui libri contabili della banca. Un meccanismo che veniva usato sin dall’antichità, ma per opera di banchieri individuali, con un evidente rischio di bancarotta o altro. Invece era la prima volta che il banco di deposito e giro era organizzato a proprie spese dallo Stato.

Moneta: corrente e ‘di banco’

Le banche pubbliche tenevano i loro conti in ‘moneta di banco’ che era distinta dalla moneta corrente di cui non sentiva le oscillazioni dovute alla svalutazione o all’aumento del titolo di metallo prezioso. Da questo sistema organizzato restavano esclusi i  pagamenti internazionali.

Le lettere di cambio

Non potevano avvenire mediante partite di giro sulla banca cittadina, infatti avvenivano mediante lettere di cambio. Anche questo tipo di incasso fu assunto in via esclusiva dalla banche pubbliche, definite anche ‘banchi di cambio’.

Banche di deposito

A fine Cinquecento banche pubbliche di deposito, di giro e di cambio si diffusero su tutto il territorio. All’inizio del 1600, sul modello italiano, furono costituite banche di deposito, di giro e di cambio nelle città portuali del mare del Nord e in Germania. Lo statuto di molte banche pubbliche vietava di fare prestiti, ma di fatto tutte li concedevano.

Titoli di credito

Chi depositava il proprio denaro su una banca pubblica riceveva come prova del proprio credito delle note di banco che erano dei titoli di credito che potevano essere trasferiti e circolare. Nella seconda metà del 1600 in Europa le banche pubbliche iniziarono a emettere banconote di taglio fisso.

Dalle monete alle banconote

Nel 1661, lo Stockholm Banco, fece il primo tentativo: l’importazione del rame a basso costo aveva costretto la Svezia ad aumentare continuamente le dimensioni delle monete di rame per conservare il valore in rapporto all’argento. Il peso raggiunto dalle nuove monete aveva convinto i commercianti a depositarle in banca in cambio di ricevute.

Monete e riserve di metallo

Queste monete divennero vere e proprie banconote quando il governatore del banco scollegò la quantità di banconote emesse dalle effettive riserve di metallo custodito. Tre anni dopo il banco fallì in seguito all’offerta artificiale di moneta.

Banca centrale senza banconote

Nel 1668 la fondazione di una nuova banca centrale che però non mise banconote fino alla metà del 1800.

Banche: i capitali

La prima banca a emettere banconote in modo costante fu la Bank of England fondata nel 1694. Nacque come società tra 1.268 sottoscrittori di un grosso prestito allo Stato, necessario a ricostruire la flotta dopo una grave sconfitta.

Gli interessi e la banca

Bank of England aveva un capitale di 1,2 milioni di sterline, sul quale lo Stato pagava un interesse dell’8% annuo. Nel 1695 ottenne di poter emettere cartamoneta pagabile a vista al portatore.

Banconote: a mano e stampate

All’inizio le banconote erano scritte a mano per il valore corrispondente all’importo. Nel 1745 vennero stampate banconote standardizzate per valori di £20 e £1.000.

Napoleone e la banca

In Francia la nascita di una banca nazionale fu molto travagliata; dopo svariate bancarotte, nel 1800, con Napoleone, nacque la Banque de France, società per azioni. Nel 1782 in Spagna nacque il Banco Nacional de San Carlos di Madrid, anche questo in forma di società per azioni, progenitore del Banco de España.

Info

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Nell’immagine in evidenza l’installazione Meschiari con container per UniCredit ad Assisi (Perugia)