CONTAINER: “THE BOX”, LA SCATOLA CHE HA CAMBIATO IL MONDO

Container: “The box”, la scatola in un libro

“The box”, la scatola, ovvero il container, è il libro scritto da Marc Levinson, storico, economista. Uscito in Italia nel 2021 (Egea, pp.382, 25 euro) il volume racconta la nascita dei container. Inoltre spiega il ruolo fondamentale di questi ‘scatoloni’ nella globalizzazione.

Il valore nella funzione

L’avvento dei container nello spostamento delle merci ha ridotto enormemente i costi. Prima i ‘box’ esistevano ma valevano praticamente niente. La funzione nuova li ha resi un pezzo importante. Potremmo dire fondamentale nell’economia internazionale degli ultimi decenni.

Per capire la globalizzazione

“The box” è una lettura indispensabile per chiunque voglia comprendere la globalizzazione. E l’avvento della moderna logistica, l’origine della supply chain, la catena di distribuzione internazionale.

“The box”: i primi 50 anni dei container

“The box”, considerato uno dei migliori libri dell’anno, è uscito negli Usa nel cinquantesimo anniversario del primo utilizzo dei container (26 aprile 1956). Ha avuto molti premi e parecchi riconoscimenti. Bill Gates ha dichiarato che “The box” è stato il miglior libro che ha letto nel 2013.

Come un uragano

Tradotto in diverse lingue, la seconda edizione si è arricchita di altro materiale, approfondendo soprattutto il trasporto dei container sulle meganavi. Dopo il 2010 ha ulteriormente mutato la distribuzione/commercializzazione delle merci e ha creato un uragano nell’industria navale.

Logistica: un cambio di passo

“The box” analizza la containerizzazione che, dall’inizio, ha ridotto tempi e costi di trasporto delle merci. Così la logistica mondiale e l’organizzazione dei vari porti è cambiata. Come dice Levinson, i container sono i mattoni della società globalizzata. Una semplice intuizione di un uomo qualunque ha cambiare il volto del trasporto merci. Dunque, il commercio.

Gli effetti di un’intuizione

Un’ intuizione, che oggi appare semplice se non addirittura banale. Con ogni probabilità la globalizzazione non ci sarebbe stata perché i costi di trasporto, senza i container, sarebbero stati molto elevati.

L’evoluzione della ‘scatola’

Questa scatola si è trasformata, evoluta e da semplice contenitore di merci è diventata ufficio, abitazione, farmacia, ospedale, banca, scuola e altro ancora. Grazie ai container sono nati porti distanti dalla costa, cluster logistici creati dal nulla. Lì si svolgono attività di trasformazione, un tempo parte integrante del sistema manifatturiero. L’estetica è ancora carente, ma ci sono anche container bellissimi, perfettamente integrati con l’ambiente. Va detto, però, che sono ancora una rarità.

I container come la rete

I container sono stati rivoluzionari. Per Marc Levinson, la rivoluzione di cui sono stati protagonisti va considerata alla pari di quella creata da Internet. I container hanno globalizzato le merci avvicinando il mondo, la rete permette un flusso di idee e servizi. Sempre di globalizzazione si tratta.

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Nell’immagine in evidenza container Meschiari per la realizzazione della biglietteria del Monte Baldo (Verona)